Convegno
Italia Nostra, per ricordare la figura del valente ingegnere milanese Ernesto Besenzanica, a 150 dalla nascita, ha voluto organizzare un convegno nazionale con l’intervento di studiosi, tecnici e amministratori che operano nel campo dei trasporti ferroviari e della mobilità dolce.
Per la prima volta sono messe in rete le linee realizzate dal Besenzanica in Italia: la Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola (1908-1956), la Adriatico-Sangritana (1912), la Voghera-Varzi (1931-1966) e la Roma-Civitacastellana-Viterbo / Roma Nord (1932).
A Besenzanica, che nel 1906 fondò la Società per le Ferrovie Adriatico-Appennino (F.A.A.), è dedicata una via a Milano, un monumento a Roma e una scalinata a Fermo.
Con il convegno, attraverso dati storici e soprattutto economici, si vuole dimostrare che moderne ferrovie per la mobilità e il turismo, anche minori, possono svolgere un ruolo importante a vantaggio dell’ economia dei territori.
Positivi esempi come la Merano-Malles in Val Venosta, la Domodossola-Locarno o la Trento-Malè-Marilleva dimostrano che una linea ferroviaria, se concepita in modo intelligente e funzionale, può vivere e apportare significativi benefici a un vasto bacino di utenza.
La proposta di legge sulla tutela del patrimonio ferroviario in abbandono, promossa ed elaborata dalla Confederazione per la Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.), aprirà nuove prospettive per avviare concretamente il recupero di quasi 6.000 km di linee dismesse in Italia.
Il convegno rappresenta un ulteriore stimolo verso il Parlamento e il Governo, ma anche verso la Comunità Europea, a sostenere il potenziamento e la riattivazione di storiche linee ferroviarie: alleggeriscono il traffico su gomma (anche delle merci) e, nello stesso tempo, come vie verdi, facilitano la fruizione di beni culturali e paesaggistici da parte di gruppi organizzati (scolaresche, anziani, diversamente abili, turisti italiani e stranieri).