
L’incanto del silenzio di una Rocca Longobarda in occasione della “GIORNATA DEI BENI COMUNI” di Italia Nostra.
Rocca di Montevarmine trae l’origine del nome dal termine longobardo ward, guardia. Ad avvalorare l’idea che fosse posta a difesa contro aspre scorribande di predoni, il rinvenimento di una “Bombardella manesca” del XIV secolo, una delle prime armi da fuoco maneggevoli. La rocca è guarnita da un massiccio mastio in laterizio con merlature ghibelline.

La chiesa di epoca farense di S.Angelo in Plano viene menzionata per la prima volta in una Chartula Donationis dell’anno 1055. Durante il periodo del papato avignonese, tra il 1305 e il 1370, si parla di indulgenze concesse a S. Angelo dai vescovi di Fermo. S. Angelo in Plano divenne così luogo di pellegrinaggio di parecchi fedeli proprio in virtù delle indulgenze. Negli anni ottanta a pochi metri di distanza dall`abside della Chiesa di S. Angelo in Piano, è stata rinvenuta una fornace di epoca Piceno-Romana di forma circolare di diametro di circa m.1,50 ben conservata e risalente al III-IV secolo a.C..
In collaborazione con la sezione di Ascoli Piceno di Italia Nostra
Scadenza PREADESIONI: LUNEDI’ 06 maggio.
Registrazione obbligatoria dei partecipanti: Piazzale antistante Rocca Montevarmine, ore 09,30